Come utilizzare la piramide della sicurezza per diffondere la cultura della prevenzione
Secondo la teoria di Heinrich, il primo a studiare le relazioni all’interno della piramide della sicurezza, agendo sulla riduzione degli eventi alla base della piramide (anomalie e near-miss) si possono prevenire gli eventi con conseguenze più gravi (infortuni).
Il famoso rapporto 1-29-300 della piramide della sicurezza proviene dalla teoria di Heinrich secondo la quale, prima di ogni infortunio mortale, per la stessa causa sono accaduti 29 infortuni e 300 incidenti. A seguito di ulteriori studi, oggi è più comune utilizzare il rapporto 1-30-300-3000-300000. La metafora dell’iceberg è utilizzata per richiamare la difficoltà di riconoscimento degli eventi senza danni alle persone (near-miss e anomalie). In circostanze simili questo genere di eventi avrebbero potuto avere un esito più drammatico.
Anche se è andata bene, fallo sapere!
Per ridurre gli eventi alla base della piramide sicurezza (anomalie e near-miss) è necessario prima di tutto sapere e voler riconoscere queste situazioni.
Il comportamento comune, poco stimolato ad agire in ottica preventiva, di fronte ai near-miss spesso si ferma alla frase “mi è andata bene, speriamo che non succeda più”.
Agire, non sperare
Lavorare sulla cultura della sicurezza significa anche innescare nelle persone la voglia di non sperare, ma di agire. Di non basarsi solo sulla fortuna.
Il ruolo di manager e tecnici sicurezza è anche stimolare le persone a fare qualcosa affinché non accada più. Né a sé, né ad altri colleghi, né da qualche altra parte in azienda.
Attraverso il caso di studio le persone sono facilitate a riconoscere le varie tipologie di eventi considerati nella piramide della sicurezza (per esempio: la rottura del contenitore, l’errata procedura di intervento in caso di sversamento, il mancato riconoscimento dei pericoli associati alla sostanza) e stimolate a trovare soluzioni per evitare una ricorrenza e per tutelare la salute e sicurezza di tutti i collaboratori.
Non affrettare conclusioni, ma partecipare all’analisi e poi risolvere
Le aziende che hanno già implementato un sistema di gestione della sicurezza(e utilizzano la piramide della sicurezza) sanno che il giusto coinvolgimento dei lavoratori innesca in breve tempo un ciclo virtuoso di segnalazioni da risolvere.
La piramide della sicurezza può essere visualizzata nel software di gestione integrato Softcare HSE filtrando per qualsiasi periodo d’interesse. E’ possibile visualizzare gli eventi registrati in tutta l’organizzazione oppure filtrare per una specifica posizione della struttura aziendale.
Invece di sentirsi sopraffatti dalla mole di situazioni mai discusse prima in profondità, conviene coinvolgere tutti, in base al ruolo e le competenze, nell’analisi delle cause per programmare e implementare le azioni correttive atte a evitare eventi simili.
Registrare anomalie, near-miss e infortuni e capire la causa principale dell’accaduto (root causes analysis) è solo il primo passo nella risoluzione delle situazioni pericolose.
Monitorare l’andamento delle singole azioni e verificare che la chiusura del piano di azioni ha effettivamente risolto il problema è fondamentale per tutelare la salute e la sicurezza.
Coinvolgendo i lavoratori nell’analisi delle cause degli eventi segnalati nella piramide della sicurezza, spesso si possono identificare soluzioni snelle, a volte solo di natura organizzativa e/o comunque poco dispendiose per evitare il riproporsi di eventi più gravi.
Diffondere le lezioni apprese
Per poter agire realmente sulla diminuzione degli eventi gravi in cima alla piramide della sicurezza è necessario sia imparare dagli errori degli altri, che aiutare altri ad evitare gli errori già commessi.
Dopo la risoluzione delle segnalazioni è utile condividere gli eventi, l’analisi delle cause e le soluzioni adottate con tutti i reparti potenzialmente esposti a situazioni simili, verificando l’esigenza di un intervento mirato.
Come monitorare le segnalazioni delle persone in rapporto con gli eventi accaduti e registrati nella piramide della sicurezza
Gli indicatori di performance per la sicurezza sul lavoro
Numerosi KPI di sicurezza sul lavoro aiutano manager e tecnici della sicurezza ad analizzare l’andamento e l’efficacia delle attività preventive ed ogni azienda sceglie quelli più adatti al raggiungimento dei propri obiettivi.
Un indicatore per incentivare le persone a segnalare
L’indicatore “Piramide Sicurezza” nasce per incentivare le persone a segnalare tutte le situazioni pericolose prima che si trasformino in eventi con esiti dannosi.
L’indicatore “Piramide Sicurezza” nel software Softcare HSE è calcolato rapportando la somma di tutti gli eventi infortunistici alla somma dei findings e near-miss segnalati. Come findings si considerano le anomalie registrate, le osservazioni risultanti dalle ispezioni, le segnalazioni dei verbali riunione nonché i cartellini gialli per i comportamenti scorretti degli operatori.
Per ogni KPI calcolato, il sistema Softcare HSE permette la gestione puntuale degli obiettivi, dove i vari responsabili possono configurare i valori desiderati (target) che verranno usati nei vari strumenti di analisi e reportistica per monitorare l’andamento in corso d’anno.
Nell’esempio che segue l’azienda in esame ha deciso che per ogni infortunio che si verifica devono essere rilevati almeno 50 Findings; questo equivale ad un valore di Safety Pyramid KPI di 50.
Il grafico mette in evidenza sul lato sinistro l’andamento storico di questo indicatore mentre sulla parte destra l’andamento puntuale raggruppato per mese dell’anno in corso. La riga arancione mostra l’obiettivo desiderato (50). Le barre a colonna blu il valore dell’indicatore calcolato per ogni mese. La riga azzurra il valore progressivo che mostra il trend su base annua.
le persone sono incentivate a segnalare situazioni anomale e comportamenti pericolosi
le segnalazioni vengono analizzate per capirne le cause e non per trovare semplicemente il colpevole
le cause identificate sono contrastate con azioni preventive e correttive
si verifica l’efficacia dei piani di azione implementati
si diffondono le lezioni imparate e le buone prassi risultate dalle analisi
Quando le condizioni sopracitate sono applicate quotidianamente nell’organizzazione si può parlare di azioni concrete atte a diffondere la cultura della segnalazione, analisi e risoluzione.
Formatrice freelance per passione, abbraccio uno stile di vita semplice e consapevole. Dedico il tempo libero alla famiglia e all'orto biologico, cercando di inglobare anche gli interessi per il design, fotografia, yoga e montagna.
Dopo una solida esperienza nell’ambito industriale, dal 2018 mi dedico alla promozione di comportamenti virtuosi per trasmettere il messaggio che nessuno deve pagare il pane con la propria vita. Sono specializzata attraverso master e continui corsi di aggiornamento nello sviluppo di progetti formativi e programmi di miglioramento / comunicazione che invitano a riflettere sulle conseguenze dei propri comportamenti per migliorare la cultura della salute e sicurezza sul lavoro nonché assicurazione qualità.
Una lunga esperienza comune nell’aiutare manager a migliorare le condizioni HSEQ attraverso l’adozione di soluzioni smart ha dato vita nel 2019 al progetto #softcarehse #blog per il quale curo la redazione dei contenuti e la realizzazione delle infografiche.
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