Rientro delle ferie: la formazione previene gli infortuni sul lavoro

Le pillole formative al rientro delle ferie risvegliano abitudini virtuose per prevenire gli infortuni sul lavoro.

 

 

Numerose statistiche internazionali confermano l’aumento degli infortuni sul lavoro al rientro delle ferie o dopo momenti di distacco dal lavoro.

Le abitudini giornaliere delle persone cambiano durante le ferie e il weekend. Complice anche il riposo insufficiente, al rientro al lavoro può aumentare la distrazione e diminuire la percezione dei pericoli.

Attraverso una formazione mirata, le persone possono essere aiutate a riabituarsi gradualmente alla routine lavorativa e alle abitudini preventive inerenti alla propria mansione.

 

Il fattore umano: principale causa degli infortuni sul lavoro

 

Lo stato psicologico delle persone è profondamente influenzato dalle esperienze positive o negative vissute recentemente.

Al rientro delle ferie, le persone possono presentarsi al lavoro con una o più caratteristiche:

  • distratti
  • poco riposati / esausti
  • disabituati dalla routine lavorativa
  • con scarsa percezione dei pericoli più comuni
  • ignari dei cambiamenti avvenuti nel luogo di lavoro
  • frustrati
  • depressi
  • con sbalzi d’umore

I fattori sopracitati e l’eventuale scarsa pianificazione e organizzazione del lavoro al rientro delle ferie possono contribuire al verificarsi degli infortuni sul lavoro.

 

Formazione di risveglio: intervenire sulla consapevolezza delle persone

 

Le persone consapevoli, non solo del proprio stato d’animo, ma sopratutto di come questo può favorire errori che successivamente si traducono in incidenti o infortuni sul lavoro, sono più propense a contribuire alla tutela della propria salute e sicurezza.

In occasione della formazione di risveglio le persone sono invitate a riflettere attraverso le esperienze personali e casi studio sui potenziali effetti della disabitudine della routine, della scarsa percezione dei pericoli, della distrazione e del riposo insufficiente.

Concepito nell’ottica della tutela della salute e sicurezza personale e dei propri cari in ogni momento della giornata, la formazione di risveglio aiuta le persone ad essere più vigili nel svolgere le proprie attività.

 

 

Al rientro delle ferie, organizza in autonomia una pillola formativa per risvegliare le abitudini virtuose e prevenire gli infortuni sul lavoro.

 

 

Due ore di formazione interattiva per risvegliare le abitudini preventive

 

La formazione di risveglio è progettata appositamente per lavorare sulla consapevolezza delle persone riguardo i rischi della propria mansione, nel contesto del rientro delle ferie e può essere organizzato in autonomia dal servizio di prevenzione e protezione in stretta collaborazione con i responsabili operativi.

Il programma formativo di circa due ore favorisce l’uso delle esperienze personali e attraverso un caso studio aiuta i lavoratori a riflettere sulle attività e sui pericoli connessi al proprio lavoro.

Il momento migliore per organizzare la formazione di risveglio è l’inizio del turno lavorativo, in uno spazio ove radunare i membri del turno e dove si può proiettare un filmato di pochi minuti, ma di grande impatto.

I partecipanti sperimentano un’attività per rompere il ghiaccio, la discussione del filmato “lunedì mattina” è un lavoro di gruppo per riconoscere i pericoli e le misure di prevenzione e protezione da applicare nella propria mansione.

 

 

Il programma d’aula della formazione di risveglio è concepito per favorire l’apprendimento degli adulti attraverso l’uso delle esperienze personali e casi studio.

 

 

1. Rompere il ghiaccio: attività che non praticavo da tempo

 

La prima attività didattica ha l’obiettivo di rompere il ghiaccio ed introdurre le persone in uno stato mentale di apertura verso l’apprendimento.

Le persone divise per gruppi (di quattro / sei persone) sono invitate a riflettere sui potenziali effetti della disabitudine della routine attraverso le loro esperienze personali durante le ferie appena concluse.

 

Un mini-corso di formazione di risveglio alla routine della sicurezza può prevenire gli infortuni sul lavoro al rientro delle ferie.
Durante il primo giro di tavolo, ogni partecipante deve pensare ad un’attività che ha svolto durante le ferie e che non praticava da tempo (2 minuti) e descrivere al gruppo come è stato il momento in cui ha ripreso quest’attività e se ci sono stati eventi / effetti significativi collegati a quest’attività (2 minuti / persona). Carta e pennarelli alla mano, ogni gruppo descrive brevemente cosa accomuna i racconti delle persone, mettendo in evidenza eventuali eventi negativi o positivi (5 minuti lavoro di gruppo, 2 minuti / volontario presentazione lavoro di gruppo). In fase di debriefing (5 minuti) il formatore fa emergere come anche la ripresa delle attività lavorative dopo un periodo di distacco può richiedere di aumentare lo stato di vigilanza per identificare tempestivamente i pericoli.

 

 

2. Discussione filmato: lunedì mattina

 

La seconda attività didattica ha l’obiettivo di generare riflessioni sui potenziali effetti della distrazione, del riposo insufficiente, della scarsa percezione dei pericoli.

Le persone sono invitate a visionare il filmato “Lunedì mattina. Non sottovalutare rischi e non sopravvalutare se stessi” , scaricabile gratuitamente dal sito di Suva insieme all’opuscolo informativo per i docenti (versione italiana alla pagina 25). 

 

Un mini-corso di formazione di risveglio alla routine della sicurezza può prevenire gli infortuni sul lavoro al rientro delle ferie.
Durante il secondo giro di tavolo, ogni partecipante deve identificare un fattore che ha portato alla situazione di pericolo e descrivere al gruppo quali misure si potrebbero applicare per prevenire l’incidente (2 minuti / partecipante). Carta e pennarelli alla mano, ogni gruppo descrive brevemente i fattori e le misure di prevenzione e protezione identificate (5 minuti lavoro di gruppo, 2 minuti / volontario presentazione lavoro di gruppo). In fase di debriefing (5 minuti) il formatore riprendere i fattori citati dai lavoratori, aiuta ad identificare eventuali altri e conduce la discussione per far emergere perché è necessario adottare comportamenti preventivi.

 

3. Lavoro di gruppo: la routine della sicurezza nel mio luogo di lavoro

 

La terza attività didattica ha l’obiettivo di generare riflessioni riguardo i principali pericoli associati alla mansione e sui comportamenti da adottare per prevenire errori, incidenti ed infortuni sul lavoro.

 

Un mini-corso di formazione di risveglio alla routine della sicurezza può prevenire gli infortuni sul lavoro al rientro delle ferie.
Durante il terzo giro di tavolo, ogni partecipante deve identificare i principali pericoli associati alla propria mansione e descrivere al gruppo quali comportamenti adotta per prevenire gli errori, incidenti ed infortuni sul lavoro (2 minuti / partecipante). Carta e pennarelli alla mano, ogni gruppo descrive brevemente i principali pericoli e i comportamenti preventivi da applicare nel luogo di lavoro. (5 minuti lavoro di gruppo, 2 minuti / volontario presentazione lavoro di gruppo). In fase di debriefing (5 minuti) il formatore riprendere i fattori di pericolo citati dai lavoratori, aiuta ad identificare eventuali altri e conduce la discussione per far emergere eventuali barriere nell’applicare i comportamenti preventivi.

 

Rompere il circolo vizioso “E’ una vita che faccio questo lavoro e non è mai successo niente” con la sensibilizzazione continua.

 

 

Per intervenire in modo efficace sulla riduzione degli infortuni sul lavoro causati dal fattore umano è necessario organizzare costantemente momenti di discussione e di riflessione con i lavoratori.

Invece di aspettare lo scadere dei cinque anni per l’aggiornamento della formazione obbligatoria, sempre più aziende scelgono di invitare i lavoratori a partecipare a mini-corsi di formazione con cadenza annuale o biennale.

Per approfondire gli effetti della distrazione e della scarsa percezione del pericolo consulta l’articolo Sinergia HR & QHSE: La chiave per diminuire il 70% degli infortuni? ove abbiamo trattato un caso studio legato al rischio chimico.

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Noemi Marton
Noemi Marton
Formatrice freelance per passione, abbraccio uno stile di vita semplice e consapevole. Dedico il tempo libero alla famiglia e all'orto biologico, cercando di inglobare anche gli interessi per il design, fotografia, yoga e montagna. Dopo una solida esperienza nell’ambito industriale, dal 2018 mi dedico alla promozione di comportamenti virtuosi per trasmettere il messaggio che nessuno deve pagare il pane con la propria vita. Sono specializzata attraverso master e continui corsi di aggiornamento nello sviluppo di progetti formativi e programmi di miglioramento / comunicazione che invitano a riflettere sulle conseguenze dei propri comportamenti per migliorare la cultura della salute e sicurezza sul lavoro nonché assicurazione qualità. Una lunga esperienza comune nell’aiutare manager a migliorare le condizioni HSEQ attraverso l’adozione di soluzioni smart ha dato vita nel 2019 al progetto #softcarehse #blog per il quale curo la redazione dei contenuti e la realizzazione delle infografiche.

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