Rischi ed opportunità inerenti l’esternalizzazione delle attività – il processo di qualifica dei fornitori

Le attività esternalizzate possono avere un impatto sia sulla qualità della fornitura che sulla salute e sicurezza dei dipendenti e fornitori, rendendo quindi necessario prevedere un processo di qualifica dei fornitori, coinvolgendo i responsabili di processol’ufficio acquisti, l’ufficio sicurezza qualità ambiente e il fornitore stesso.

Oltre ad un requisito delle norme volontarie di gestione della qualità, ambiente, salute e sicurezza, la gestione dei fornitori – soggetti ad attività in appalto – ricade tra gli obblighi del datore di lavoro, come da art. 26 d.lgs. 81/2008. Il processo inizia con uno scambio documentale – da aggiornare in occasione delle scadenze – che prevede una riunione di coordinamento con la redazione del DUVRI e si conclude con la verifica sul campo dell’applicazione efficace delle misure di prevenzione e protezione previste.

La fase di scambio documentale – molto spesso in fase di continuo aggiornamento – può rubare tempo prezioso all’effettiva analisi documentale o studio di misure di prevenzione e protezione più efficaci se non ottimizzata per rendere la comunicazione snella tra le parti.

 

L’impatto delle attività esternalizzate sulla salute e sicurezza, qualità e ambiente

 

Molteplici aziende scelgono oggigiorno l’esternalizzazione delle attività direttamente o indirettamente connesse con il core-business come le attività di pulizie, attività di manutenzione, attività legate alla produzione o realizzazione dei servizi, attività legate alla logistica etc.

In fase di valutazione dei rischi e delle opportunità è necessario analizzare l’eventuale impatto delle attività appaltate sulla salute e sicurezza, qualità ed ambiente.

attività di pulizie impatto HSEQ
In base al luogo di svolgimento delle attività di pulizia, quest’ultime possono presentare rischi molto diversi per gli addetti e possono interferire con le attività del committente. Per esempio, le pulizie degli impianti produttivi agroalimentari, chimici o farmaceutici possono impattare negativamente sulla qualità del prodotto del committente, attraverso contaminazioni. Talvolta, le pulizie industriali vengono effettuate in quota o negli spazi confinati e la numerosità dei rischi prevede un’ancor più approfondita valutazione dei rischi interferenziali a seguito della riunione di coordinamento.

 

Il coordinamento tra committente e fornitore

 

La tipologia di documentazione scambiata tra committente e fornitore, nonché gli argomenti della riunione di coordinamento variano in base alle interferenze tra l’attività del committente e quella dell’appaltatore.

Alcune delle attività in appalto, con elevato rischio d’incendio o esplosione o l’esposizione a gas tossici, possono esporre l’intero stabilimento ad elevati rischi per la salute e sicurezza sul lavoro. Attività più comuni, come la manutenzione o messa in servizio possono invece introdurre rischi legati alla caduta di materiale o di persone dall’alto. Diventa quindi fondamentale un accurato coordinamento tra committente e fornitore.

Per esempio, nel settore agricolo, lo stoccaggio delle sementi richiede talvolta l’azzeramento di eventuali infestanti attraverso un intervento chiamato fumigazione – effettuato da professionisti del settore. La fumigazione è un’operazione svolta frequentemente anche nei porti, per la decontaminazione dei container. Un processo di fumigazione efficace richiede diversi giorni di esposizione delle sementi al gas tossico chiamato fosfina – in ambiente ermetico.

La pianificazione dell’attività di fumigazione parte dalla selezione e qualifica dei fornitori in possesso dell’idoneità tecnico-professionale per l’applicazione dei gas tossici. Diventa fondamentale coinvolgere tempestivamente il fornitore in modo da progettare accuratamente tutte le fasi per tutelare la salute e sicurezza degli addetti ai lavori, del personale del committente nonché della popolazione limitrofa all’impianto.

In fase di coordinamento si stabiliscono le modalità di stoccaggio delle sementi, le modalità di sigillatura degli ambienti, le modalità di applicazione del gas, il monitoraggio dell’ambiente circostante, la riapertura dell’area, lo smaltimento dei rifiuti nonché la gestione di eventuali emergenze. Gli addetti ai lavori utilizzano prodotti pericolosi, attrezzature di monitoraggio dell’ambiente e indossano DPI di terza categoria rendendo quindi necessaria anche un’accurata verifica documentale pre-intervento e un’efficace sorveglianza durante l’intervento. La pianificazione delle attività si conclude con la redazione del DUVRI.

Nel caso delle attività di manutenzione o messa in servizio a volte sono necessari interventi in quota o la movimentazione del materiale in quota con l’impiego di piattaforme di lavoro elevabili o autogru. In fase di qualifica del fornitore, il committente verifica anche lo stato delle attrezzature impiegate, attraverso il libretto di manutenzione, la formazione e l’idoneità sanitaria degli addetti.

documentazione qualifica fornitori
La tipologia di documentazione scambiata tra committente e fornitore, nonché gli argomenti della riunione di coordinamento variano in base alle interferenze tra l’attività del committente e quella dell’appaltatore

 

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Noemi Marton
Noemi Marton
Formatrice freelance per passione, abbraccio uno stile di vita semplice e consapevole. Dedico il tempo libero alla famiglia e all'orto biologico, cercando di inglobare anche gli interessi per il design, fotografia, yoga e montagna. Dopo una solida esperienza nell’ambito industriale, dal 2018 mi dedico alla promozione di comportamenti virtuosi per trasmettere il messaggio che nessuno deve pagare il pane con la propria vita. Sono specializzata attraverso master e continui corsi di aggiornamento nello sviluppo di progetti formativi e programmi di miglioramento / comunicazione che invitano a riflettere sulle conseguenze dei propri comportamenti per migliorare la cultura della salute e sicurezza sul lavoro nonché assicurazione qualità. Una lunga esperienza comune nell’aiutare manager a migliorare le condizioni HSEQ attraverso l’adozione di soluzioni smart ha dato vita nel 2019 al progetto #softcarehse #blog per il quale curo la redazione dei contenuti e la realizzazione delle infografiche.

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